Cosa succederebbe se esplodesse proprio ora?
Farebbe più o meno male di un’eiaculazione? O di una ginocchiata nel ventre? O un bacio? O forse sarebbe solo un fastidio, un continuo punzecchiare per vietarti il piacere del riposo notturno? O, al contrario, un inarrestabile indebolimento soporifero?
Chissà allora quali odori si sarebbe capaci di sentire. Quali profumi, quali sapori. Chissà se la realtà ti apparirebbe con occhi nuovi o con gli stessi. Chissà se ci si libererebbe del fardello ingombrante delle priorità e della commiserazione, o se invece sarebbe solo un’altra maschera pronta ad aggiungersi a quella di oggi, che a sua volta ne sovrasta un’altra, e così via. Magari all’infinito.
Magari per sempre.
Dov’è la mia coperta?
Difendersi da un vento gelido.
Prima che anche il cuore raggeli.
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