Spegne la sua sigarette con cura, finché anche l’ultima minima porzione smette di bruciare. Ci vuole calma e determinazione, per non far continuare a soffrire questa piccola forma di vita.
Poi fisso nel vuoto, sguardo immobile, tempesta nell’animo.
D’improvviso s’illumina, volge la sua attenzione ai chiacchiericci di due conoscenti seduti alla sua destra. Ostenta interesse, sorriso largo, pensieri felici, empatia.
Cristallo di neve.
Poi un’altro ancora.
Si affaccia al parapetto e osserva.
Vuoto pieno di vuoto.
Gente che si affretta in ogni direzione.
Dove mi trovo?
Dove sei?
M’hai detto "ti amo", ti dissi "aspetta".
Stavo per dirti "eccomi", e tu m’hai detto "vattene".(François Truffaut, Jules e Jim, France 1961)
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