Nel tuo cammino, ricorda sempre di metter da parte una carezza da dedicare ai disillusi, un dardo contro le piovre di questa Gabbia Logica, una lama affilata per chi si promette amore eterno, essenze speciali contro le zanzare più avide.
E ancora: quando il cuore lavora da sé, tenace e alacre come sempre, e cerca di acuminare gli spigoli per quadrare l’essenza nell’esistenza, tieni sempre vivo in memoria il piccolo immenso ricordo. Il ricordo di un bacio, di una passeggiata, di una risata, di un abbraccio al riparo dal freddo, di una birra divisa imparimenti, di quell’idea di tracollo che si sperde su un morbido letto di petali color biancoverdesmeraldo.
E allora: raccogli un pugno di petali da dedicare a chi vive, a chi lascia correre i battiti senza remore, a chi da’ sollievo agli affanni, a chi pensi. A che pensi? Pensi a qualcosa di ruvido, o tagliente, che sfiori con cautela e poi allontani, senza paure. Allontanalo pure, copriti con questo manto caldo.
Così sarai pioggia d’estate,
e neve fresca d’inverno.
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