How can you swallow so much sleep?

If you want to go fast, go alone,
If you want to go far, go together.

Ho costruito un castello di carte forte come non mai. Nessun vento è riuscito a spostarlo, neanche di un millimetro. La neve non è riuscita a congelarlo, la pioggia è scivolata via senza danno apparente. Ad ogni preziosa occasione ho aggiunto un piano, ho rinforzato gli argini, e ho rimesso a posto qualche carta che rischiava di scivolare via.

Quando vuoi costruire un castello di carte, la chiave è decidere quante carte vuoi mettere alla base. Più ne metti, più piani avrai bisogno di costruire per arrivare in cima. Questo castello di carte, amico mio, era il più grande che avessi costruito finora.

Non mi ero mai azzardato ad un’impresa del genere, ed il perché è forse così ovvio da sembrare banale: non avevo trovato un tavolo abbastanza grande e abbastanza solido da potermelo permettere.

Ma questa volta ce l’avevo.
Un tavolo bellissimo, di mogano, lucente.
Con rifiniture così belle e così complesse da perdere ore soltanto a seguirne l’andamento.

Ho fatto, tuttavia, un errore così stupido.
Non ho preso in considerazione i tarli.
Quei cazzo di tarli che ti consumano dentro, e ti lasciano vuoto e fragile.

E quindi è successo.
Ero a metà strada,
pregustando il prossimo piano,
con calma,
ed eccitazione,
allo stesso temp–
Crack.

Sono rimasti
trucioli,
pochi piani
senza fondamenta,
un re di cuori,
e la regina è volata via,
o forse,
forse,
è solo nascosta tra le macerie.