Il mare d’inverno è una piccola, dolcissima vecchia, seduta a ricamare nel mezzo di una spiaggia che sa di indifferenza. Cielo grigio, mare scuro e lento.
“Manca molto?”, le chiedono. Li guarda, con uno sguardo vuoto che li attraversa in tutta la loro evanescenza. Poi china lo sguardo e continua a lavorare. Non una parola.
La verità è che non ha mai visto la neve. La prima, un manto bianco, semplicemente bianco, che copre strade e tetti. Se lo facesse, sospenderebbe qualsiasi attività e rimarrebbe lì, immobile, a contemplare i fiocchi addossarsi a poco a poco.
trovami un modo, de-lego, se riesci anche solo a immaginarlo, per vedere la neve che cade e interrompere il resto. le mani, soprattutto.
Credo che basti prendere un momento, giusto un momento, tutto per sé. Un momento di quelli in cui ti senti inattaccabile al resto, come quelli in cui senti che hai perso tutto e quindi tutto scivola addosso.
mi stupisce quando, almeno secondo me, quello che scrivo che còsa significa bàh ché potrebbe essere tutto e niente, però ci cogli nel segno.
in modo esatto, quasi chirurgico.
complimenti per il tuo blog, lo trovo molto piacevole da leggere, tant’è che se non ti disturba ho deciso di metterlo tra i blog da seguire… a presto :)
la neveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee *.* aspetta e spera che arrivi qui!!!