Musím spát.

Dormire.
E chi dorme?

C'è ancora tanto da fare. Tanto da guardare. Da leggere. Da capire. Arrivi a un certo punto e ti rendi conto che hai dato per scontato che quello che hai sia nato quando solo hai cominciato a viverlo. Ma quello che vivi viveva anche quando non ne conoscevi l'esistenza (sì, alcuni filosofi mi sputerebbero in un occhio per quest'affermazione così avventata… ma tanto son morti, fanculo).

C'è ancora tanto da lottare. Per ottenere qualcosa che, in fondo, non si sa neanche tanto bene cos'è. Un'ambizione, vaga e imprecisa, che non appena si riesce a toccare subito scivola via e ti chiede di correre un po' più in là. Uno sforzo in più, fra le risa frustranti.

C'è ancora tanto da annoiarsi. O divertirsi, ringraziando il cielo di non sentire tutto quello che ero così lontano.

Presto arriverà una carezza.
Quella vera.
E dormirò.

30 thoughts on “Musím spát.

  1. sarebbe bello se una carezza potesse spazzar via tutte le angosce, le incertezze, l'inquietudine… ma se una cosa simile è possibile, vuol dire che non ho ancora incontrato la persona la cui carezza ha questo immenso potere..

  2. Entro qui per caso girovagando per Blog..
    Mi piace cio'che scrivi, ho sbirciato un po'fra le tue pagine.
    Con il tuo permesso ti aggiungo ai blog che ho scelto di seguire.

    La carezza arriva quando si smette di cercarla cosi'come ogni cosa bella.
    Questo e'il mio piccolo pensiero.
    Lascio un saluto.

  3. …mi faccio delle dormite io!! eppure di carezze nemmeno l'ombra! :)

    mi fa pensare questa tua frase: "uno sforzo in più fra le risa frustranti"
    penso che lì per lì sia davvero avvilente, tutti che ti ridono e in qualche modo ti disprezzano e tu solo nel mezzo (a me succede!)….ma se ci pensi bene arriva poi il momento (vicino o lontano che sia) in cui chi ti rideva o ti ride ancora riesci a vederlo con occhi diversi, come un puntino lontano e allora inizi a sorridere tu, dentro al cuore. :)

    scusa per questo mio discorso…magari non c'entra niente con ciò che volevi dire.

    :)
    buona vita.

  4. I filosofi non ti avrebbero sputato nell'occhio, fidati :)
    Le cose esistono anche se non le conosciamo-abbiamo conosciute-non conosceremo. Le cose esistono anche se non le viviamo, se non le vediamo, tocchiamo ecc..

    E poi sai cosa penso?
    Che dormire non significa fermarsi, non vivere, essere immobili e inattivi,
    mentre dormiamo il nostro corpo è vivo!
    Sognare è un'attività molto complicata e impegnativa che si svolge di notte mentre dormiamo…
    Di notte si risveglia l'irrazionale, l'istinto, l' inconsapevole che di giorno dorme, l'Inconscio (detto in termini psicanalitici).

  5. Ho già sentito "They see the sunshine of the morning, I see the sky upside down" però non riesco assolutamente a ricordarmi dove l'ho già letto e google mi da solo il tuo profilo come risposta. Mi illumini: )?

    Grazie.

    M
     

  6. Penso che sia l'istinto di sopravvivenza,questo credere che ci sia ancora tanto da fare e disfare.
    Ma oltre l'istinto può la ragione e l'umana,solo umana,speranza di una carezza.Però non dormirai,il vero sonno arriverà sulla collina (v.di antologia di spoon river)

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