Dammi qualcosa di violento.
Dammi un'opportunità per distruggere tutto.
Qui e ora.
Come allora, ancora.
Vago per improbabili strade in cui fermo volti sconosciuti e indistinguibili, biascico qualcosa, aspetto una risposta che so già essere incomprensibile. Allora scavo a mani nude nell'asfalto, finché le unghie lasciano lo spazio a grumi di sangue sulla carne viva, e poi scavo ancora, e ancora.
Mi infilo in un tunnel creato da me. Stretto. Profondo. Asfissiante. Sono stremato. Le braccia non si muovono più. Non posso più andare avanti. Non posso più tornare indietro. Sono bloccato in fondo a qualcosa che va in nessun luogo. Mi manca il respiro. Sento la terra arida. Entra nei polmoni. Raschia la gola.
Alla fine di tutto questo non resterà più niente. Non resterà più luce. Non resterà più alcuna certezza. Non resterà più alcuna sensazione. Lo so già. Lo sapevo già da prima.
Ma domani ricomincio.
Forse è il tunnel che ti porterà aria.
Non c'è sempre e/o necessariamente bisogno di "respirare"…questo forse lo so.
Ogni nuovo inizio è cosa buona e giusta.
Ossequi.
B.B.
Consapevolezza e forza per ricominciare,qualità invidiabili.
Mi piace il tuo modo di scrivere,complimenti.
La consapevolezza della propria situazione è il punto dal quale si può ripartire e ricominciare a costruirsi! Fuerza!
Tu, con questo tuo modo di scrivere, mi ricordi Chuck Palahniuk.
Che, almeno secondo me, è un gran complimento.
Prendilo come tale, insomma :)
Ti lascio un saluto.
siamo fenici in un mare di fango, è il battito adrenalinico che ci fa continuare a risorgere anche se sappiamo già ciò che ci attende ad ogni resurrezione.
Anch'io a volte ho come la sensazione che delle pareti invisibili comincino a stringersi attorno a me, e mi ritrovo come in un tunnel, annaspando in cerca di aria che quando arriva è troppo tardi.
E sono pure claustrofobica.
Damn.
provocante restrittivo il tuo lacerante grido… complimenti i tuoi scritti fanno volare…
simo
Mi inchino
Finchè non lo arredi il tunnel.. va tutto bene.
Forti parole, immagini che si concretizzano nella mente:
grumi di sangue, distruzione, tunnel, senza aria, carne viva, terra arida, asfissiante, raschia la gola, bloccato non so' dove…
Un vulcano che erutta, la terra che trema, un onda anomala, una tempesta.
E poi dopo una lunga notte buia, dopo una quasi eternità di tenebre,
forse filtra qualche raggio di sole, gli occhi si riaprono e svanisce l'incubo..
"Ma domani ricomincio"
Dice tutto..
La consapevolezza che si va avanti, anche quando hai le dita insanguinate e tutto fa paura, anche quando stai male, solo male o hai vuoto dentro, solo vuoto".
i piedi. sanguinanti. tratteggiano sempre lo stesso cerchio.
cercare di scavrsi nuove v ie per trovare quella che giusta non é cosa da poco.
Al lavoro, che un giorno scaverai il tunnel giusto
il dolce farsi male per sentitre meno male.
bel blog
Questo tuo stile è assolutamente ipnotico.
Complimenti :)
'Dammi qualcosa di violento.'
poesia.
Farsi più male per provare meno dolore.
Tenacia e costanza portano sempre a qualcosa di migliore, credo.
Mi piace il tuo modo di scrivere,
Kleant.