Sì. Un tempo tutto sembrava più bello. Facile. Felice.
Ma forse, in realtà, tutto sembra più bello un tempo.
Cerco di non nutrirmi mai di ricordi. Non mi fido. Si evolvono continuamente, destrutturandosi e ricomponendosi in modi imprevedibili e casuali. Titillano gangli diversi ad ogni occasione. E la generale devozione, totalmente immeritata, che ostinatamente gli si continua a garantire, li rende forti della schiavitù a cui ci sottopongono. Ci fidiamo così tanto dei nostri ricordi, e delle sensazioni che ci procurano, da sentircene in balìa.
Una fregatura perfetta.
Perfettamente oscena.
Anche le cose belle finiscono.
Forse soprattutto quelle.
"Una fregatura perfetta.
Perfettamente oscena".
Concordo pienamente!
I ricordi sono meramente ingannevoli, sono puttane in balìa dell'emotivita' del momento.
Eh già… i ricordi ci fregano sempre, specie se abbiamo amato tanto qualcuno… con il tempo spariscono i ricordi brutti e rimangono solo quelli belli.. e allora si, sei fregata!
Bisogna stare attenti, sono d'accordo, mai fidarsi dei propri ricordi!
ma ci sono anche quei ricordi belli da mantenere, quelli che non si deformano mai e che restano vividi come quando furono vissuti?
come quando nabokov parlava della sua lolita, insomma :)
Maledettamente vero, è un qualcosa di estremamente subdolo.
Credo che tu con queste poche parole hai colpito nel segno.
N.B.
Heinrich Heine, un noto poeta tedesco, disse:
Dove le parole finiscono, inizia la musica.
Talvolta c'è bisogno di una melodia per prendere coscienza del giusto peso da dare agli eventi…in particolar modo quando in questi c'è un che di artefatto, come nei ricordi appunto.
Nel silenzio ci facciamo sedurre facilmente da ciò che la nostra mente vuole inculcarci…ma con lei come compagna di meditazione, ammettiamolo, è tutta un'altra storia.
Per questi casi, io prediligo loro:
oh, lo diceva anche Guccini., molto d'accordo.
Cmq apprezzo i tuoi post.
ma perchè ogni volta che entro sei online?
mi ricordi
qualcuno
non mi piace ill fatto che tu non risponda ai commenti.
lascia un retrogusto di poco avvicinabile, e rende questo blog come uno spazio dove l'assenza pesa e si fa sentire.
il silenzio è talmente sconfortante.
Accidenti hai ragione.
Ecco, vedi? Ho risposto.
Ora mi sento a posto con la coscienza.
ma vaffanculo ma cambia un po' avatar, robbie smith dei poveri (del lungo mare), e scrivi meno stronzate che fai un favore all'umanita'.
SI.
Ti ano.
un post che capita proprio al momento giusto…
concordo in pieno… tremendamente…
No no, non mi fido più dei ricordi da un sacco di tempo, specialmente di quelli legati da una persona in particolare; spesso si tende a cambiare radicalmente il punto di vista di allora.
Beh ma non solo i ricordi, tutto è in balia dell'emotività.
Ogni reazione, ogni decisione contiene anche solo un minimo di emotività. A questo punto dovresti non fidarti più di nulla. è nella natura umana essere raramente razionale.
A volte i ricordi….basta svuotarli.
Tornare e trovare i tuoi discorsi da (post)adolescente turbolento è sempre confortante, oltre alla paranoia della sostanza dei discorsi intendo :P
cFG (ti mancavo, eh?)
Grazie di esistere :P
(Anch'io ti leggo, solo che poi non mi viene in mente qualche puttanata da scrivere nei commenti e quindi lascio stare… ma prima o poi recupererò, promesso)
Invece, come vedi, di puttanate la mia mente non se ne fa mai mancare.
Sono troppo avanti.
cFG
hai ragione.
ma senza ricordi chi saremmo?
Punto interessante.
Il fatto è che noi non siamo i nostri ricordi, siamo quello che abbiamo fatto. In questo senso, indipendentemente da quello che ricordiamo, da quella che è la nostra memoria del passato, le azioni che abbiamo compiuto, le esperienze che abbiamo affrontato, e le loro conseguenze, ci sono [state] e basta.
Potresti non ricordarti che, esempio banale, infiniti anni fa avevi incontrato una persona che ti ha cambiato la vita, ma la vita te l'ha cambiata lo stesso. O potresti non ricordati che avevi già provato in passato una sensazione simile a quella che stai provando in un momento qualsiasi del presente – e cui prodest? In ogni caso non sarà mai la stessa.
Cio' che è antico o passato che sia, è lontano, si ricorda vagamente e ha un suo fascino è difficile non desiderare di poter tornare indietro.
Oh cielo. Sono stupita, incredula.
Queste parole lette adesso, sono un colpo al cuore. E' un po' quello che sto vivendo e avere così chiaro davanti che i ricordi ci rendono schiavi, fa capire molte cose.
Sono parole VERE.
"oscena" è la parola perfetta.
questo post è squisito.
i ricordi sono ricordi.. esperienza e basta.. è quello che attribuiamo ad essi che ci fotte costantemente.. si finisce col non vivere nel presente e continuare a macerarsi nella propria brodaglia chimica.. disgustosamente umano.