Zusammenleben ungleichnamiger Organismen.

Se tu sei il piviere egiziano e io il coccodrillo,
sappi che prima o poi chiuderò queste fauci.
Con te dentro.

Accadrà per caso. Un'imprevedibile distrazione. Un inarrestabile starnuto. Una noncuranza, in ogni caso. E allora piangerò. Piangerò lacrime amare, mentre ti spezzerò il cuore. Succhierò il tuo sangue, dolce e puro, e le mie lacrime, aspre e piene di sale che solca la pelle. E la loro mistura risulterà in niente, perché niente resterà dopo. Dovrò deglutire il tuo piccolo cuore, e il tuo piccolo cuore diventerà mio, il piccolo cuore che non potrà più tornare indietro.

E sarà quando esalerai il tuo ultimo respiro, soffocato dal mio pianto, dal mio ultimo singhiozzo che mi toglierà ogni energia e mi bloccherà il petto, sarà solo allora che ti avrò amato come non ho mai fatto finora. Sarà solo quando sarà troppo tardi.

Řehoř řeže dříví z dřinu, dva tři řizy za vteřinu.

Sì. Un tempo tutto sembrava più bello. Facile. Felice.
Ma forse, in realtà, tutto sembra più bello un tempo.

Cerco di non nutrirmi mai di ricordi. Non mi fido. Si evolvono continuamente, destrutturandosi e ricomponendosi in modi imprevedibili e casuali. Titillano gangli diversi ad ogni occasione. E la generale devozione, totalmente immeritata, che ostinatamente gli si continua a garantire, li rende forti della schiavitù a cui ci sottopongono. Ci fidiamo così tanto dei nostri ricordi, e delle sensazioni che ci procurano, da sentircene in balìa.

Una fregatura perfetta.
Perfettamente oscena.