Num doce balanço.

Se senti il mio respiro, per favore, respira. Tienimi sul palmo delle tue mani e guardami evaporare. Diventerò pelle, occhi, capelli, labbra. E allora dovrai stringermi forte, anche se scivolerò fra le braccia. Non sarò sabbia impalpabile fra le dita che si scioglie indifferente nel mare. Sarò ghiaia, che farà sempre male quando camminerai affondando i piedi nella spiaggia calda. E allora, forse, cercherai di prendere tutti i pezzi, prima che finiscano più in fondo, e quando saranno tutti, quasi tutti, proverai ad incollarli tra loro. Ancora una volta. E ancora una volta non funzionerà. Ma ancora una volta proverò a tenermi stretto, per diventare una sola cosa con me. E quando vorrai scaldarmi, fra le tue mani, allora, solo allora, diventerò una sola cosa con te.

10 thoughts on “Num doce balanço.

  1. evoca in me un'immagina che mi è apparsa nitida quando ho letto il libro 'l'odore del tuo respiro'. . . beh. . . sublime. .  attimi pieni. mi rivedo.

  2. 'tenermi stretto per diventare una sola cosa con me'

    ecco cosa sembra essere scritto con una dimensione diversa….ma sono io probabilmente a vedere poco bene :)

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