E mentre voliamo sulle nuvole in corsa, alla loro stessa velocità, respirando ancora pochi bagliori, ci rendiamo conto che, in fondo, sta arrivando quel momento in cui l'adrenalina sta per esaurirsi, l'affanno sta per diventare insopportabile e finalmente ci si chiede dove cazzo siamo andati a finire.
Ebbene sì, abbiamo corso, corso a perdifiato, ad occhi chiusi contro l'attrito.
È un po' come quando si seguono le indicazioni stradali. Se non specificato diversamente, all'incrocio vai dritto. Più o meno funziona sempre. Però arrivi a metà di una strada lunghissima e ti chiedi se per caso hai fatto una cazzata a tirare dritto. Magari forse è il caso di tornare indietro. Ma non si può tornare indietro. E quindi tiri dritto e incroci le dita.
Ecco, noi siamo quelli con le dita consumate. I piedi fanno male, la testa continua ad esplodere e il corpo non ne vuole più sapere di seguirlo nelle sue iniziative strampalate.
E allora domani indosseremo ancora un'altra maschera.