Prendo una di quelle palline di caucciù e la scaravento a terra con tutta la forza.
Schizza in alto,
corre lontano,
segue scie imprevedibili.
Osserva gli oggetti da ogni angolazione, e senza avere il tempo di rifletterci si ritrova davanti ad un’altra piccola curiosità. Le piccole cose la emozionano, le grandi cose la incuriosiscono. Corre, cerca ancora un’altra sfida alla gravità.
Poi la gravità vince.
Vinta, rotola con le ultime forze,
e spera di essere raccolta ancora,
per liberarsi un’altra volta.
trovare poesia ed emozione nelle piccole cose è semplicemente bello.
Voglio una pallina a cui volere bene.
L’ho immaginata fosforescente, oltre che di caucciù, non so perchè.
Così, rimbalzando, illuminava ogni punto da lei toccato.
L’ha trovata l’uscita ?
sembro io…
peccato però che la mano che ci raccoglie e, per un attimo, sembra felice con noi si stufa presto e ci dimentica poi per sempre in una ciotolina di metallo accanto alla porta d’ingresso…
amore mio
^^
(ihihihgh)