Shri Ashutosh 1/2. Tram de vie.

Sono morto.

Non è colpa mia. Procedevo a velocità moderata lungo il viale. Vabbè, lo ammetto, non era proprio moderatissima. Ma era domenica, la strada era così libera, i semafori così inspiegabilmente verdi. E io ero in ritardo. Mio figlio strillava disperato il suo disappunto per i miei continui ritardi. Ma non è colpa mia. Ho avuto una colazione di lavoro. In questo periodo la domenica non esiste proprio per me, se non esiste per l’Area Manager.

E la signora di fronte a me era evidentemente preda di uno di quei dilemmi critici che capitano a chi si trova improvvisamente di fronte una ragazza sovrappensiero e un’auto sgangherata. A 80 all’ora devi scegliere. O schivi la ragazza o schivi l’auto.

Il problema era che la signora, pur provando a schivare la ragazza, è riuscita con indubbia accortezza a prendere tutt’e due.

Il che è stato davvero un bel problema, visto che tutti e tre si trovavano – casualmente – senza cintura di sicurezza né airbag.

6 thoughts on “Shri Ashutosh 1/2. Tram de vie.

  1. nn capisco se sei tu che hai scritto-inventato questa storia o se è una cosa vera…

    cmq sia, se sei tu l’autore…niente male davvero :)

    Ps: compaesano è piacere ritrovare qui parte della mia terra ;)

  2. Se c’è il tag story è una storia… Con un pizzico di realtà, certo, perché ci sta sempre, come un quadro che rubacchia da una foto… ma per fare questa storia non è morto nessuno, tranquilla. :P

    Ah. Comunicazione ai quattro venti: inutile dire che chi vuole può anche partecipare, eh. Ché tanto si sarà capito che le possibilità sono infinite, eammèchemmefrèga di esplorarle tutte.

Note something down here. Put some effort into it.