At last. At first.

Sempre con rispetto.
Mai con rispetto.

Immerso nel plasma amorfo delle possibilità.
Disperso nell’inconcludenza.

Senza remore.
Pronto al ripensamento.

Ricordo che, a volte, si scivolava via senza pensare, lasciando che tutto fluisse dolcemente lungo la catena infinita di eventi e possibilità. Ed eravamo, forse, proprio noi stessi infiniti, in qualche modo.

Poi qualcosa, da qualche parte, è andato storto. Prendendosi ferocemente a botte con cos’era, invece, rimasto fermo.

Es muss sein.

5 thoughts on “At last. At first.

  1. ste, mi stai suggerendo che la soluzione sia far saltare un po’ di teste?

    ipse, concordo. Anche se, pur stando fermo, fermo davvero non ci stai.

    InventoreLoki, a quel punto si va via, si cambia qualcosa. Si cambia posto.

    ABS, quello del bidello che avevo io no. Una volta andai a pisciare, spalancò la porta e gridò: “oh, u sà che nan se tine ‘n mane?” (=ma sei al corrente del fatto che è politicamente scorretto mantenere la propria conocchia fra le dita onde agevolare il deflusso urinatorio?).

Note something down here. Put some effort into it.