Nestor.

Quando arriverai, Virne, troverai tutto cambiato.

Vera ha rispolverato la sua grossa falce, e da buona mietritrice ha fatto incetta di frutti.
Alcuni sono cresciuti così in fretta, altri pianissimo.

Noi eravamo lì, a guardare. Ogni tanto pisciavamo sull’albero sbagliato, altre volte davamo da bere a foglioline riarse dalla calura. Ma poi, Virne, tutto è andato via. Spazzato dallo scirocco. Come sempre. Ricordi?

E anche se esiti ancora, tutto è pronto per il tuo ritorno.
La terra bruciata si spacca,
l’acqua è ancora vapore oltremare,
per villaggi da sommergere,
e il sole ci è nemico,
il vento asfissiante,
le nuvole agonizzanti.

Quando tornerai, Virne, il tuo gelo scalderà il cuore, la tua neve sarà manto soffice su cui svenire, la pioggia solcherà sorrisi e accompagnerà lacrime calde.

Quando arriverai, Virne, tutto sarà così strano.

Così nuovo.

Ancora una volta.

15 thoughts on “Nestor.

  1. Il punto è che i cambiamenti non sono come l’alternarsi delle stagioni. Sono imprevedibili, alle volte inopportuni, altre volte dolorosi.

    Ma, forse, i cambiamenti peggiori sono quelli che non si fanno sentire e, tutt’ad un tratto, ecco, ti ritrovi davanti a qualcosa di nuovo ed inaspettato. I cambiamenti con i danni a lungo termine.

    Risento solo ora di alcuni cambiamenti della prima adolescenza, pensa te.

  2. si vabbè, ma tutto ‘sto rivoluzionamento, Virne, come lo vive? Con che animo lo attraverserà? E soprattutto, è cambiata anche Virne? E alla fine dei conti, è davvero pronta per questo ritorno?

  3. pinkglitz, con la pioggia d’estate, col suo odore caldo d’umido e così rassicurante, sì.

    cFG, cambiamenti dannosi, a volte anche dolorosi, ma non per questo utili. Io parlerei più di cambiamenti “forti” che di cambiamenti dannosi, comunque. Perché il loro lato positivo l’hanno avuto, eccome.

    shady, Virne sembra sempre pronto. Un po’ titubante, ma pronto. Credo che ci accompagnerà, paziente e indifferente, come al solito.

  4. Credo che virnE.. …congeli tutto con la sua freDda indiFfErenZa . ..ma. . .. ci sarAn sempre. . . dei fiori che bucheRanno la sua memBRa come dei sussulti. …perChè nessun aGgiacciante canto di virnE. …potrebBe soVrastare il loro bianco silenZio . … come notti limpidiSsime che pungono gli oCchi

  5. ieri pioggia, oggi pure.

    tutto è cambiato in pochi giorni e di nuovo cambierà, come sempre, come sorpresa.

    dici a virne (^^) che continui a sgranare gli occhi, senza soffrire

  6. Pisciare sull’albero giusto è iniettare linfa vitale a un nuovo potenziale alleato, pronto a servire di sostegno in questi tempi di ineluttabili incertezze nei quali il precariato ci insegue anche nei campi sulle nuvole.

    absssSs

  7. subdola, ad onor del vero devo ringraziare gli appennini, visto che il viaggio, culminato con te aka la regina del frappé (:D), è stato accompagnato per lunga pezza da una delicata pioggia sfondatettuccio :P

    BSS, a volte mi sembra che siamo un po’ troppo severi l’inverno. Dopotutto il gelo con cui cerca di avvolgerti, a volte, sembra quasi una farsa, come se volesse farsi sconfiggere, giusto per spingerti ad ingegnarti per ripararti dal freddo.

    Dorian, provvederemo, esimio :D

    ABS, dici che San Precario sta sudando più di sette camicie in quest’ultimo periodo?

    kriss93, cara, non elimino questo commento non per misericordia, ma semplicemente per lasciare che goda della pubblica gogna e della mia più cordiale disistima.

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