Storia dello scontro tra materia e antimateria.
Anacrusico di slancio in Si minore.
Un giorno le parole si scioglieranno, scivolando, come sabbia fra le dita, giù sul foglio, senza dover aspettare, ancora una volta, che vortici neri ti trascinino, mentre cerchi ristoro, all’ombra di alti, e soleggiati, cipressi.
E allora l’uro è la mia testa che spinge per uscire e non mi fa dormire, è un pugno da infrangere contro una vetrata per sentir meglio il dolore, è una tortura di cento delicatissimi spilli che si alternano sulla schiena per tormentarti senza azzardarsi a farti male.
Poi esplode.
Si acquieta.
Muore.
In attesa di rinascere,
e chiedere ancora una volta di andar via.
con il divieto di tornare indietro.Pure per prender la rincorsa.
chè però se ci penso sù è fin troppo seria la frasina..
ennò ci vorrebbe un commento da cazzona..
‘rtacci miei.
cià.
Mica per forza eh? :P