Un pazzo è come una rosa. Gli cambiamo nome quando ci sembra estraneo, insondabile o incomprensibile, ma il profumo resta sempre lo stesso. Ricordatelo, voi i cui discutibili metodi creano mostri senza cervello. Senza memoria. Senza cervello.
› scorrere · sfiorare · scivolare ‹
Le dita scorrono sulle corde, come la schiuma scorre nella Guinness ultrasuonata, come i copertoni che scorrono sulla tangenziale deserta, come il tuo bacio sfiora il mio sorriso, come i nervi a fior di pelle sfiorano gli altri nervi, si scontrano, per poi lasciarsi scivolare tutto addosso.
Questo a me piace, questo lo si può vivere. Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi, milioni e miliardi di tasti che non finiscono mai (e questa è la vera verità, che non finiscono mai), e quella tastiera è infinita… Se quella tastiera è infinita, su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare.
(A. Baricco, Novecento)
Una parola sola.
anvédi!
arpace? rapace!
adoro novecento.
ma non riesco a decifrarti…
GDG
[Se non commento è perchè non ci rieso, non ti sto boicottando, chè tu lo sappia!]
mi fermo a “il pazzo è come una rosa”.
conosco i termini della similitudine ma forse mi manca la sensibilità i l’acume o non so che altro per capire tutto quanto.
forse sono uno di quei mostri senza cervello.
(ma anche no)
:)
ipse, cioè… mica bbruscolini eh?
ste, no, l’arpanoncè, ma se vuoi chiamiamo Saturnino e vediamo che si può fare.
perlina, a suo tempo :)
#9, don’t mind, lo sai che vale lo stesso anche per me :)
delledueluna, questo testo potrebbe venire in aiuto.
#9
“questo testo” non mi è nuovo! :P