Sono movimenti isocroni, coincidenze che scorrono e portano via le paure, un cuore che improvvisamente pulsa in un unico fortissimo battito. Non avrò più paura. Parole latrici di ricordi passati che non saranno più stati. Non saranno mai esistiti.
Se potessi partirei oggi stesso. Ovunque. Magari per sempre. Mi insegneresti tutto quello che c’è da imparare, e lasceremmo alle spalle queste radici marce che ci tengono legati qui. Quelle radici fatte di amori perduti e amori morbosi, di noie e fastidi, sguardi indefiniti e parole che si sperdono in mille altre.
Quelle sono radici ispessite dall’idea troppo fertile che ci porta ad essere ciò che siamo stati. Idea certamente imprescindibile, ma che – riesci a vederlo? – molti, troppi patologizzano pateticamente. E, anziché continuare ad essere una mera essenza, la semplice complice di una sintesi, fanno del loro esser stati ciò che vorranno essere per sempre. Perché vorranno essere sempre tesi. O sempre antitesi. Senza nessun progresso, nessun cambiamento.
Eppure si cambia. Ci si fa male, si cicatrizza e poi qualcosa cambia. Cambia continuamente quello che ci circonda, e cambiamo anche noi.
Purché non cambi quell’essenza, quella che ci ha donato un giorno la coscienza di sé.
Altrimenti non si è più sé.
#9
Proprio bello quel film…pensa che ho fatto quasi [quasi] le tue stesse riflessioni [perche’ alcune riflessioni m’eran gia’ venute prima].
Però è una cosa molto tenera che questo post rimanga immune dai deliri che abitualmente tempestano questo blog :) se volete io faccio la sviolinata tzigana ehehhehehehe
dK_she loves you ye ye ye :)
#9
Giovane, come ti permetti?
Solo IO posso delirare qui!
meh!
non ho capito niente
#9, eddevivedere mo’ che dovremo sfruttare i ticket (scaduti, ma non fa niente, vedremo di trovare una soluzione) :P
dK, okkei, ma niente crunch in out :P
Dolma, mi sento in imbarazzo se mi dici così :P
…
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:P
Se potessi partirei oggi stesso. Ovunque. Magari per sempre. Mi insegneresti tutto quello che c’è da imparare, e lasceremmo alle spalle queste radici marce che ci tengono legati qui.
disarmante e sincero. insomma, bello bello ^ ^
mi sa che il tuo è un sogno condiviso