In den grünen Bergen.

C’è questo piccolo gomitolo, dai fili sottili. Lo giri e lo rigiri, lo lasci un attimo sul tavolo e il giorno dopo lo riprendi. Ti dici che, dannazione, ci sarà pure un inizio. E poi, una sera, bevendo un sorso di soffice [schiuma di] Weiße, ti accorgi che il bandolo è proprio lì. Proprio lì, ma eri così distratto da non accorgertene.

Ma ci pensa zio (bella zio!) a risolvere tutti i problemi. Degli altri. Perché è più semplice e non ti fa pensare ai propri. Ma forse mamma e papà non divorzieranno come tutti gli altri. È una piccola goccia lanciata contro un vetro, un’innocua bomba a grappolo che evapora via con poco.

E, piuttosto che questa foto, ne adorerei ben più un’altra, e un’altra ancora.

Piccolo passo senza bastone.
Piccola destinazione.

11 thoughts on “In den grünen Bergen.

  1. Perlina, questa comunella fra te e il Rob sulla cripticità dei post miei e di Dorian mi sta preoccupando :P

    SpoonG [part 1], mmm.

    Und Marmorbilder stehn und sehn mich an:

    Was hat man dir, du armes Kind, getan?

    Ste, caliamoci una paglia zio, spacca troppo zio.

    #9, amplexusnevera.

    Bruno, questi mi voglion mettere in difficoltà, sappilo. E il pesce Babele mi sa che ce l’han fatto a fettine, e Google Translate non aiuta ‘na cippa.

    oraDem, anche sul muro lascia un alone. Ma sul muro è più facile, non si vede poi tanto.

    SpoonG [part 2], la smetti? Mi sto rincoglionendo! :D

  2. See bei Straußberg Verkommenes Ufer Spur

    Flachstirniger Argonauten

    Schilfborsten Totes Geäst

    DIESER BAUM WIRD MICH NICHT ÜBERWACHSEN Fischleichen Glänzen im Schlamm Keksschachteln Kothaufen

    FROMMS ACT CASINO

Note something down here. Put some effort into it.