Bolle di sapone. Aleggiano luccicando in mille tenui colori. Attratto, ti azzardi a sfiorarle e – pop! – svaporano. Ma cosa sarà mai, in fondo, quando fra le mani hai una piccola biglia, calda e luminescente, dai riflessi carichi di verde, poi viola, poi porpora, vinaccia e blu oltremare?
E alla fine questo continuo giocare sfianca, è vero. Ma continueresti ancora a toglier tempo al tempo, o cercheresti il modo di fermarlo o allungarlo all’infinito, ancora una volta. Rinunceresti a tutto il resto, anche solo per un’ultima deroga, un’ultima tregua.
Poi c’è il tempo delle forme. Per l’ennesima volta mi hanno detto che la forma precede il contenuto. Ormai come dargli più torto? Solo che ora sono io ad esibirmi a ridicolo argomentatore, e forse davvero è utile, forse non vorrei.
E infine c’è il tempo della pioggia. Oh, pioggia, dopo tante invocazioni finalmente hai avuto il tuo grand retour de grande classe! Beh, se l’avessi fatto domani, magari, sarebbe stato un tantino meglio. Ma fa niente, fa niente. Sei stata, ancora una volta, un piacevole imprevisto. E prendete nota, dannati meteopatici, noi siamo il vostro contrario.
Ma scoppio tutte le bolle di sapone quando meno te l’aspetti, ti rubo la biglia dalle mani e la lancio ad anni-luce da qui, ti nascondo il tempo e sembrerà che sia volato troppo in fretta, ti impongo un contenuto che non potrai più forgiare.
E la pioggia?
La pioggia laverà via il tuo splendore.
E io continuerò a cercare quel puntino luminoso laggiù.
Sì, sempre quello. Non cambia mai, ma è sempre bene così.
Cenere.
Tu sei Lukács, io sono Brecht.
E io ieri ho avuto una paura fottuta.
(ho scritto un post[!!])
tu “ancheggiante”, lui “divertente”… e io??? :(
:P
Mi sfuggono i soggetti… (e dico sì criptico, ma almeno un minimo di logica sequenziale! :P)
M’adeguo.
Tu pioggia, io grandine.
;)
cioè hai giocato a bolle di sapone sotto la pioggia cercando forme diverse dalla sfera. ho capito giusto, vero?
la forma precede il contenuto : specialmente nella morte :) dawoR***
E alla fine questo continuo giocare sfianca, è vero
effettivamente…certe volte penso che sarebbe una gran cosa se, ogni qualvolta uno fa deliberatamente il cazzone e l’idiota tirando troppo la corda, chi ha davanti avesse la risolutezza di passare alle vie di forza per metterlo difronte alle situazioni e alle scelte che invece vorrebbe sfuggire. d’altra parte spesso il cazzonismo spinto e spudorato può essere nient’altro che una richiesta non verbale di questo “atto di forza”
oraDem, brutta storia, la grandine, se ti piglia in testa, fa male :P
ipse, ovvio! Immagino che abbia anche capito di quale forma si trattava, vero? :P
dawoR, stai cercando di trascinarmi in un’estenuante dissertazione filosofico-platonica? ^^
shady, mi trovi particolarmente d’accordo se penso agli andazzi contrastosi di queste ultime settimane… ma quando nel gioco i partecipanti, per fortuna, non sono cazzonisti spinti, è uno stancarsi più felice, come dei bimbi che passano la loro giornata al parco giochi e si ritrovano, alla fine, stanchissimi e sudaticci, ma con ancora una voglia matta di continuare fino allo svenimento. :)
ho sempre avuto una passione per le biglie e per le bolle di sapone.
e per i puntini luminosi laggiù ahimè
groovy = ancheggiante
funny = divertente
ti basta? =)
‘st’immagine dei bimbi stanchissimi e sudaticci mi piace un sacco, specie l’aggettivo sudaticcio poi, che è particolarmente vivido nel mio immaginario e nella mia mente, ma ovviamente ti dispenserò da ulteriori più descrittivi particolari :-P
cazzonista spinta, pentita ma non ancora redenta (sigh!)
subdola, e le palline rimbalzine no? Guarda caso, ne ho un paio glitterose. È destino, è destino…
dK, ah ok… e tu… mmm… e tu… e lei… vabbè ok, te sei Patty [De]Pravo.
shady, illustra perché questa reticenza mi preoccupa :P
no
aspetta
tu hai due palline rimbalzine glitterose??
lo sai che devi regalarmene almeno una vero?
anche se non mi sono mai lasciata andare con le palline rimbalzine, così imprevedibili, troppa ansia. vuoi mettere con la serena rotondità di una biglia o l’effimera lentezza di una bolla di sapone? semmai preferisco una trottola o una molla, un caleidoscopio!
certo se sono glitter..
già mi commuovo all’idea
I tuoi post ricordano i miei appunti di Cavalluzzi…… Poesie surrealiste. xD ma pur sempre poesie, eh!
un bacio a te, Johnny.. :P
spiego…dunque, con la parola “sudaticcio” mi hai fatto venire in mente delle sensazioni, come dire, “fisiche” mooolto concrete e precise, cosa che non sarebbe stata se avessi usato semplicemente l’aggettivo “sudato”…mi hai fatto pensare a quel sudaticcio che ti entra nelle ossa e che è figlio del faugno cagno e bastardo tipiche delle mattine del periodo di marzo-aprile-maggio, come pure del primo inverno, quel faugno che ti inzuppa mentre gironzoli pigramente per certe placide viuzze del centro storico della tua città, o mentre vaghi senza meta precisa nei lunghissimi e larghissimi viali del capoluogo…ma soprattutto mi hai ricordato il sudaticcio propriamente detto, quello bimbo, che sperimentavo ogni volta che andavo a prendere da calcetto i pulcini a cui facevo da babysitter…quando li spogliavo per poi immergerli e candeggiarli previo bagnetto le loro canottierine, le magliette, per non parlare dei soliti calzini assassini…scrocchiavano letteralmente sotto le mie dita, tanto si erano imbevute del sudaticcio delle adorate pesti…non c’è niente da fare, l’originale e genuino sudaticcio ha da essere croccante manco fosse una fettina appena panata :)
logo-shady conscia della probabile sgradevolezza causata da codesta dissertazione tattile-olfattiva sul tema del sudaticcio :-P
subdola, ovviamente non posso accingere al tesoro nascosto di biglie e palline rimbalzine che custodisco ormai da anni. Ma se mi capita fra le mani te la tengo da parte, giurin giurella. :)
Amor, adesso capisci perché lo adoro? ^^
shady: faugno… no, ma capisco. Rob ca s’ mang… iè? :P [Mi piacciono ‘ste immagini sudaticce e un po’ umidiccio-puzzolenti… però a naso tappato!]