Narra la leggenda che Michelangelo, una volta completato il suo Mosè, rimase così stupito dal realismo e dalla bellezza del suo creato che, percuotendone il ginocchio con un martello, esclamò: «Perché non parli?».
Protagonisti immobili, freddi.
Coreghi in religioso silenzio.
Movimenti impossibili,
veli di magma e aure irreali.
Figure così distanti. Tocco così greve.
Le statue di cera dei Madame Tussauds sono spesso apprezzate per il realismo estremo che le caratterizzano agli occhi dello spettatore. A tratti surreale. Non so se questo sia vero, nella tre giorni di Londra verificarlo sarebbe stato impossibile. Prendiamolo per assunto.
Nous avions vécu les périodes des mémoires, ora spesse e piene di crepe. Stipate per far spazio ai nuovi arrivi. Sempre più nuovi, sempre più retrivi. Solidificanti quanto basta, si avvicinano alle fondamenta di questa impalcatura e ne danno forma e spessore. Piccola stabilità a piccoli passi. Piccole difese per piccoli fari. Piccoli amori per piccole voglie.
E se riaprissi quel libro?
O se ne aprissi un altro?
Magari più piccolo, meno dispendioso.
Che già non hai tempo per te,
figurati per la lettura.
Cosa troveresti?
私は愛することができない。