Pour faire le portrait d’un albatros.
Nella terra di un Rudy sovrosannato si trincea il baluardo di un’estate che si ostina a non voler morire. Un’estate che cammina, lenta come la processione di un santo, incosciente come il normale, col suo seguito svolazzante di vanità. A volte cerco di trattenerne qualcosa per la coda, ma ben presto scivola via come se fosse d’aria.
Ma certamente non ci si sta con le mani in mano. Anzi, ci si cerca di organizzare a piccole dosi, nell’attesa che, come tutte le cose, anche questa finisca. Per poter dire, finalmente, di essersela lasciata alle spalle.
Medusa pietrifica.
Il satiro sbriciola.
Il vento spazza via.
Il mare torbido lava.
Il rum purifica.
Piccola catena di smontaggio per un piccolo fuggitivo. Per fare a pezzi quei cristalli di zucchero (bada bene, non di miele), che inevitabilmente rotolano e, come una palla di neve in un cartone animato, diventano sempre più grandi, sempre più compatti.
Arriverà presto l’inverno delle piccole vere gocce emozionali?
io faccio il tifo per l’inverno..
(del rum non parliamo proprio..)
io non capisco. secondo me inverno ed estate restituiscono diversi tipi di emozioni.
l’inverno si riassume in quella cosiddetta “sindrome del videoregistratore” di voliana memoria.. “io, lei, una videocassetta, a letto sotto il piumone. un quadretto devastante”… eh eheh eh..
la primavera e l’estate.. che iniziano con quella pioggerella che fa rovesciare cascate di odori (che per me equivalgono ad emozioni) per le strade, quella pioggia che impregna “la favola bella che ieri t’illuse, oggi m’illude, o Ermione”… (sti cazzi)
non è per chiudere il temino, ma ogni stagione ha le sue emozioni, e grazie alla trimurti, possiamo goderne di ognuna. quindi.. avast a scass u cazz :)))
bellissimo intimismo. sempre questioni piccole, tu, eh?
(sorvolo sul rum)
banshee, non ci crederai, ma in realtà ci sono anche i taralli (però quelli semplici, non ai semi di finocchio e altre assurdità).
dK: sai già che preferisco di gran lunga l’inverno all’estate, quindi non mi dilungherò a spiegar oltre; ma in questo caso si sta parlando di una particolare estate, vista da un certo punto di vista e con determinate motivazioni. Quindi questo commento è inutile perché non scasso il cazzo proprio a nessuno :P
(E comunque la pioggia di fine estate è qualcosa di impagabile rispetto a qualsiasi pioggia che impregna gli sticazzi)
Dorian + ipse: ma vogliamo invece approfondire sul rum? Cos’è sta reticenza? :P
lelissimo,
ma col rum si approfondisce dal vivo!
^^
appoggio la mozione dorian!
Non mi tentate, ché nulla toglie che si possa organizzare ddavero ddavero qualcosa al volo… però dovremmo vederci dalle mie parti… in cambio posso provvedere adeguatamente all’abbeveraggio :)
ehm…ahm…sì…cioè.
non sai usare technorati o cosa?
;)
(no, è che se lo sai usare, allora grazie. sono lusingata.)
Baudelairiamo?
Mi sta sfuggendo qualcosa… :/
odio l’estate, come diceva uno molto più poeta di me. l’unico motivo per cui ha ragion d’essere agosto – e non luglio che io abolirei dai calendari seduta stante – è il fatto che mi fa diventare color cioccolato dando una botta considerevole alla mnia autostima. ben venga l’inverno neonato – quello fno a san martino tanto per intenderci – ma soprattutto l’autunno ottobrino delle castagne arrostite per il mio onomastico e delle foglie che scrocchiano
confesso di non nutrire particolare passione per il rum, ma dopo anni di matrimonio quasi del tutto fedele con la biìrra, medito seriamente sbronza da nostalgia acuta con l’ouzo dell’età dell’oro :))
un giorno posterò una grande sfida sul mio blog: chi tra te e dorian è più criptico nei suoi post :-)))))))))))))
Captain’s Charisma
shadysun in effetti l’autunno neonato è un periodo intermedio davvero caruccio, ti devo dar ragione :)
E soprattutto anche l’Ouzo è una proposta molto interessante… e se vogliamo dirla tutta c’è chi si ricorda ancora il Metaxa, buono anche come condimento per il sugo ^^
Robba12 io oggi sono esentato, questo post è fra i più comprensibili… stavolta vince Dorian :P
daaai forse non ricordi quella volta, fuori dalla sala prove di Lonigro, come la pioggia colse impreparato l’asfalto e ancor di più noi che rimanemmo sconvolti?? ed era aprile!
[per darti un altro riferimento, (o per il solo gusto di ricordarlo), fu quella volta che si creò quella situazione poi citata nel tuo commento di questo post]
legs, secondo me, gnama non ce la fa. tu cheddisci?
questa della Metaxa mi mancava, sinceramente, anche se devo dire che dopo aver bevuto quella passai un brutto quarto d’ora, un pò come quando ebbi la felice idea di prendere la Moussaka prima e un gelatone subito dopo…ma vogliamo parlare poi della pirlaggine di bere bicchierozzi di ouzo puro prima di scoprire che andava diluito??? chè poi, mò che mi ricordo, c’ho ancora pure ‘na bottiglia del liquorino fatto coi qumquat preso da Akillion, quasi quasi…
Ragazzi, questo post si sta trasformando leggermente in un centro organizzativo di alcolisti…
…fantastico! Organizziamo! :D
ipse, ma sai che forse ho capito che voleva dire? Però non pensavo che mettere uno nei fave di Technorati lusingasse a tal punto ^^
Posso paretcipare al raduno alcolico? Ma soprattutto, perché preferisci l’inverno all’estate? Sì, lo so: sono curiosa.
Sopportami.
Certo che puoi paretcipare… e pure partecipare… ma io preferisco il lapsus freudiano, lascia chiaramente intendere che prevedi già gente delirante appoggiata contro le pareti in preda a crisi mistica! ^^
Per quanto riguarda la mia preferenza verso l’inverno… beh, sinceramente non ti so spiegare bene il perché. Un po’ è perché l’estate la vivo sempre come un tempo un po’ “spento”, esodi di masse enormi di gente che si separa da sé e dalle città verso posti lontani e diversi (eppure finendo poi spesso ammassati a far la fila in uno stesso – non so – luogo di villeggiatura o in una stesso casello autostradale), un periodo dell’anno in cui ci si sente spesso diversi dal solito, come in una sorta di lungo carnevale, un periodo dove le emozioni sono spesso e volentieri inscatolate in “avventure estive” che magari si esauriscono con l’arrivare delle prime piogge. Personalmente d’estate succede sempre qualche casino, poi, e questo non è da niente. Senza contare il caldo irritante, la pelle costantemente sudata, questa smania di arrostirsi al sole e lanciarsi al rinfresco in acque che lasciano strati di salsedine e di sabbia che mi fastidiano per tutto il giorno.
Invece d’inverno vedo sempre le emozioni più vive, più vere, farsi avanti. Rintanarsi in un bar, accoccolati vicino alla finestra a bere una tazzona di cioccolata calda guardando la pioggia scivolare lungo il vetro. Riscaldarsi con un porto o un vinsanto coi cantuccini in un pub dove tutti gli altri s’ingozzano di birra. Camminare fra le gravine desolate bevendo vino rosso avendo sottobraccio la persona che ami. Rifugiarsi sotto le coperte scaldandosi l’un l’altro. Immergersi in un bagno caldo ristoratore. Immergere i piedi nella neve appena posata, prenderla e lanciarla al cielo per vederla scendere delicatamente come polvere. E tante altre cose così.
(cfr. questo post)
(…oppure sarà che sono Bilancia? :P)
MA CHE.
era per dire.
lusingata, eh.
appunto, lo vedi, infatti, che ti sei sbagliato?
lo dicevo io.
e poi scusa, invece di spiegarlo a me, che hai capito, lo spieghi a QUELLOLLA’ che non si fa mai l’affaracci sua?
Gnààfaccio.
no.
Hai ragione, ma mi ha comprato col rum, e soprattutto avanza ancora 250gr. di noci brasiliane.
Il fatto che tu sia Bilancia è per me un interessante aggravante. Il periodo tra settembre e ottobre è il momento che preferisco. Meno affannoso e forsennato dell’estate, non ancora assonnato e gelido come l’inverno. Le transizioni, sono i momenti migliori. Eppure sono leone. ;-)
Mah, sarà questione di ascendente (oddìo, mi sento molto Fox in questi momenti) :P
mi, è vero! le noci brasiliane! ne vado ad aprire un pacco ;-P
ßÜÕÑ Ä¶¶Ò