«Dormi, se puoi. O svegliati, se vuoi. Hai una tazza di caffè per scegliere di svegliarti, o un bicchiere di vino per lasciarti dormire».
Aprì gli occhi respirando a pieno l’odore della pioggia d’estate. Fa sempre una strana impressione la pioggia, d’estate. Forse perché arriva, così calda e odorosa, così rinfrescante e piacevolmente imprevista, solo per mostrare quanto in verità sia da stolti cullarsi nel calore estivo, sperando che possa durare per sempre, quando invece è così effimero e di durata finita. Piccola legge incontrovertibile.
«E non temerai di venir folgorato, perché sai bene di essere tu la folgore».
E allora, in fondo, era anche normale che sentisse addosso un po’ di malinconia. Quella sensazione a metà. Quella dolce tristezza in cui è piacevole, a volte, cullarsi. Quasi-rassegnazione ad un desiderio inappagato perché inappagabile.
Spesso, poi, alla malinconia si aggiunge la tendenza ad insinuare, giusto per un istante, il dubbio anche su ovvietà. Come: "è" si scrive con l’accento grave o acuto? Grave, diamine, che dubiti? No, niente, fai finta che abbia detto nulla e grazie per tutto il pesce.
In queste situazioni, dunque, si dovrebbe ascoltare questa canzone.
Dormi, dormi.
Al buio, s’accendono pupille, attorno si dilatano, si posano, rimangono nell’ombra. E aspettano.
Al buio, sepolte ancora vive branchie che si affannano, han denti di falena, ma nell’ombra… si spengono.
Al buio, nel vuoto di vertigine anche l’ovvio è in bilico, la notte ha un occhio solo appeso in ombra, finché avrà un’ombra di sobrietà.
No, buio! Per altri è già mattino, per me è cielo capovolto, il sogno dorme a riva, aspetta l’onda, aspetta l’ombra, e canta l’ombra, e poi nell’ombra… ritornerà.
(Quintorigo, Illune)
E’ sempre più facile sentire quel velo di malinconia quando piove. Colpa ei poeti, che per secoli hanno legato la pioggia ad ogni malessere dell’anima.
Ma quando c’è il sole ed io sono triste è quasi più insopportabile.
Accento per la è verbo e accento per perché
Ma so che lo sai. Era per sfoggiare un po’ di cultura, dato che tu scrivi i titoli in greco, diamine!
La pioggia estiva ha una forte carica sensuale, sarà che mi vengono in mente quei film in cui le pioggie tropicali sono sempre portatrici di novità.
Oggi, qui piove. In macchina ascoltavo una canzone dei Belle&Sebastian (“Mornington Crescent/I think of you/Rain in the southeast/Men feeling blue”), pensando a come sia facile trovare smepre un pezzo giusto al momento giusto. Inizio a pensare di essere l’unica cosa fuori posto :P
P.S. Concordo con Ossimorosa…una traduzione per noi comuni mortali??
P.P.S Te l’avevo detto che non avendo voglia di tornare sul mio blog, da oggi in poi, intaserò il tuo con commenti lunghi come questo? :D
Fai pure, lo sai che mi fa piacere :)
Vabbè dài, stavolta svelo l’arcano del titolo: Strepsiade è un personaggio delle “Nuvole” di Aristofane, del quale sono andato a vedere ieri una rappresentazione al Liceo Socrate (guarda un po’ che coincidenza) di Bari.
E lo Strepsiade in questione era, per l’appunto, truccato amabilmente da Groucho Marx, cosa che avrete capito che ho apprezzato particolarmente (però gli mancava il sigaro, ma mi rendo conto che non si può avere tutto dalla vita :P).
La pioggia estiva cerca di imitare quella autunnale; di venire giù fredda come quella invernale,
ma non ne ha la forza.
Viene giù gonfia e tutta di colpo.
Almeno sciogliesse ‘sta maledetta malinconia.
Ahhhhhhhh ma ci sei ancora ???????? ed io che avevo sentito voci di corridoio che ti davano per disperso nella blogosfera…tanto meglio va…ciao ciao…
Captain’s Charisma
“Spesso, poi, alla malinconia si aggiunge la tendenza ad insinuare, giusto per un istante, il dubbio anche su ovvietà. Come: “è” si scrive con l’accento grave o acuto? Grave, diamine, che dubiti?”
cavolo, capita sempre anche a me…
sly
Uomo!
In un solo post citazioni diGroucho marx, della Guida Galattica per Autostoppisti e dei Quintorigo!!!
Grande!!!
Ciao dal nord, Andy.
eccomi se sei tornato a scrivere. mi fa piacere. anche perché è un piacere leggerti.
credo di far parte degli stolti che hai nominato…
Ha piovuto in questi giorni. Avevo i piedi nell’acqua.. affondavano nella sabbia, fresca. Avevo dimenticato quella sensazione. Amo la pioggia. E quella estiva, in particolare, ha tutt’altro odore. Quello no.. non lo avevo dimenticato. Sono tornata… più serena. Grazie per esser passato^^.
E allora, in fondo, era anche normale che sentisse addosso un po’ di malinconia. Quella sensazione a metà. Quella dolce tristezza in cui è piacevole, a volte, cullarsi. Quasi-rassegnazione ad un desiderio inappagato perché inappagabile.
quant’è vera, ‘sta cosa :))
ps: avrei poprio voluto vedere lo Strepsiade truccato da Griucho!
e grazie x essere passato da me, ma soprattutto, grazie x l’empatia…ne avrò bisogno x sopportare altri 5 anni di centrodestra e di poli-bortone :-P
e forse quest’alba senza sole
prevede comunque
l’arriIiIiIvo del giorno ed io
l’aspetterò
l’aspetterò
..
per poi
dorian
è quarto potere, di orson welles. non l’ho visto, ma dovrei.
e del ’41 caspita… cambierà mai qualcosa?
io “4 potere” l’ho trovato in vhs quando non ci speravo più, 3 anni fa alla feltrinelli di roma. gran bel film, geniale e folle lui :))