Probabilmente che Cody non sia mai stato australiano.
Così, quando Bernie ebbe quest’ennesima rivelazione, prese coraggio e decise cosa fare.
«Questa sera sentirò rubini dissolti nell’ambrosia scendere lungo il mio corpo e risalire lungo la schiena, mentre Virgilio mi accompagnerà nel lungo tragitto che porta al sacro parapendìo.»
«Giunto lì griderò con voce piena uno schwa, o una qualche altra vocale dal timbro indistinto, e sputerò fuori un po’ di tristezza (e la tristezza è rabbia repressa, diceva Freud… non male). Dopodiché mi metterò in bilico sul pozzo e non sentirò altro che odori di umido, eco di campanacci e latrati, e scrosciare di flussi d’acqua che si arrovellano l’uno sull’altro.»
«Quando sarò soddisfatto trascinerò il mio Virgilio più in là e ci nasconderemo in una grotta. E poi un’altra. E un’altra ancora. E infine vorremo leggere le trame del cotone e farsene accarezzare dolcemente. E scoprire forme nuove e più primitive.»
Brucia il tabacco nel cilindro di carta velina.
Una sottile scia di fumo denso vola sinuosamente verso l’alto, separandosi in vortici che si sperdono, alla fine del loro tragitto, nell’aria comune. Cody forse avrebbe voluto poter fermare queste idee nella loro prima essenza, senza scottarsi.
O raccoglierle sotto la campana di una lampada.
O frenarle lungo la condensa sul vetro inclinato del parabrezza.