C’era una volta una mela a cavallo di una foglia. Cavalcava, cavalcava, cavalcava… insieme attraversarono il mare: impararono a nuotare!
Arrivati vicino al mare, dove il mondo diventa… mancino, la mela lasciò il suo vecchio vestito e prese l’abito da sposa più rosso. La foglia sorrise (era la prima volta di ogni cosa), riprese la mela in braccio e partirono.
Giunsero in un paese giallo di grano pieno di gente felice, si unirono a quella gente
e scesero cantando fino alla grande piazza; qui altra gente si unì al coro.
– Ma dove siamo? – chiese la mela.
– Se pensi che il mondo sia piatto, allora sei arrivata alla fine del mondo. Se credi che il mondo sia tondo
allora sali, incomincia un girotondo!
E la mela salì… la foglia invece salutò, rientrò nel mare e nessuno la vide più.
Forse per lei il mondo era ancora piatto.
(Area, Crac!, 1975)
Addendum: In Are(A)zione Demetrio Stratos premise agli astanti che, nel lontano 1920, un dadaista di nome Apple rubò una nave tedesca ad Odessa, per portarla in dono ai rivoluzionari russi. Questi ultimi organizzarono una gran festa in cui fecero esplodere la nave. Con i tedeschi dentro.
sarà perchè il gusto delle mele a lungo andare mi va a noia…ma colgo l’implicito, diciamo così….
mi faccio del male, resto dove sono (pigrizia? certamente!)
Il festival degli “iHiHiHiH”.
Sei un capacchione. Si grida volentieri se c’è da gridare, ma si evita volentieri.
Mettiti d’impegno, va. :)
Grande pezzo, questa “Mela”…
Ciao